People è l’archivio istituzionale della produzione scientifica CNR ed assolve ai compiti di archiviazione, documentazione, diffusione e conservazione dei prodotti della letteratura scientifica degli autori CNR.
CNR è il portale pubblico dei prodotti depositati in People.
Al momento il portale rende visibili solo i metadati mentre i file, se autorizzati, saranno esposti non appena sarà pubblicata la Policy istituzionale CNR sull’accesso aperto (OA) alla letteratura scientifica, attualmente in corso di verifica e approvazione da parte degli Organismi dirigenti dell’ente.
Attenzione: i metadati dei prodotti sono visualizzabili dal portale solo se l’Autore ha riconosciuto il prodotto sulle proprie pagine personali e ne ha autorizzato la visualizzazione.
In CNR ExploRA sono visibili tutti i prodotti depositati in People che siano stati riconosciuti, validati e resi pubblicamente disponibili dall’autore o dall’istituto.
Al momento, da CNR ExploRA, sono visibili soltanto i metadati dei prodotti, i file a cui è stato assegnato il diritto di accesso Pubblico saranno esposti non appena sarà approvata la Policy Istituzionale per l’accesso aperto (Open Access) ai prodotti della letteratura scientifica CNR.
Solar è ancora attivo e può essere utilizzato.
Solar è «una banca dati di pubblicazioni scientifiche finalizzata a realizzare un archivio dei prodotti italiani della scienza e della ricerca avvalendosi anche del Deposito legale delle pubblicazioni in formato digitale. il Deposito legale è diretto a costituire l’archivio italiano della produzione editoriale scientifica, e a realizzare servizi bibliografici nazionali di informazione e di accesso ai documenti oggetto di deposito legale» (Biblioteca centrale G. Marconi del CNR).
No, Solar non è l’archivio istituzionale della produzione scientifica dell’Ente, questa funzione è svolta da People.
I due sistemi non sono interoperabili tra loro. Quindi, se si deposita un prodotto della ricerca in People, questo non viene automaticamente acquisito da Solar e viceversa.
Research Gate e Academia sono piattaforme social, gestite da aziende private. Non devono essere confuse con gli archivi istituzionali o disciplinari ad accesso aperto in quanto non conformi ai requisiti di apertura e interoperabilità. Utilizzare piattaforme come Research Gate e Academia per disseminare e promuovere il proprio lavoro non significa “fare Open Access”, ma soltanto condividere il proprio lavoro con i pari mediante l’uso di un social media proprietario.
Con autoarchiviazione o Green OA si fa riferimento a uno dei due modelli o strategie di pubblicazione in accesso aperto. Con il termine si intende l’autoarchiviazione, in un archivio istituzionale o disciplinare, della/e versione/i del lavoro, consentita/e dalle politiche dell’editore. L’alternativa al Green OA è il Gold OA.
Praticare l’autoarchiviazione o Green OA è sempre suggerito. Tuttavia, se una pubblicazione è finanziata da un progetto europeo come H2020 o da altri finanziatori, può capitare che le politiche dell’editore stabiliscano un periodo di embargo, per la visualizzazione pubblica dell’articolo, che non è compatibile con le tempistiche indicate nei regolamenti dei finanziatori.
Ad esempio, nel caso in cui la rivista copra le scienze esatte o naturali, l’embargo stabilito da editori come Springer o Wiley è quasi sempre di 12 mesi, mentre l’embargo stabilito dal grant agreement di H2020 è di 6 mesi.
In questo caso, l’autore deve concordare con l’editore la possibilità di mantenere alcuni diritti, come l’autoarchiviazione o la possibilità di usare il proprio lavoro a fini didattici, al momento della stipula del contratto.
Se questa possibilità non viene prevista e ci sono degli obblighi OA da rispettare perchè la pubblicazione è finanziata, non rimane altra scelta che pagare l’APC richiesta dell’editore.
Nota: in questo caso verificare sempre se la rivista è inclusa in un eventuale contratto Read&Publish o è coperta da un accordo stipulato dal CNR con l’editore, in modo da utilizzare le agevolazioni previste dal contratto/accordo stesso.
L’autoarchiviazione o Green OA presenta alcuni vantaggi importanti:
- non implica alcun pagamento – è GRATIS;
- permette agli autori di scegliere le sedi di pubblicazioni abituali e preferite;
- permette la pubblicazione su riviste considerate prestigiose ai fini della VQR e delle progressioni di carriera.
La versione consentita è la copia del lavoro che l’editore autorizza al deposito: preprint, postprint, versione finale pubblicata. Unitamente alle indicazioni sul deposito, l’editore stabilisce anche le tempistiche per la visualizzazione pubblica del lavoro. Per approfondire è suggerita la consultazione della sezione del sito dedicata a Sherpa-Romeo.
Con il termine preprint o Submitted Version si intende la versione di un documento sottomessa per la pubblicazione su rivista scientifica o altra sede editoriale. E’ la versione dell’autore, non ancora accettata dall’editore nè sottoposta a peer-review.
Con il termine postprint o Accepted Author Manuscript (AAM) si intende la versione di un documento già accettata dall’editore per la pubblicazione e già sottoposta a un processo di peer-review. Solitamente, il postprint è la versione del lavoro sottoposta a un periodo di embargo.
L’embargo è il periodo temporale entro il quale un documento può essere depositato in un archivio istituzionale o disciplinare, ma non può essere esposto pubblicamente fino alla scadenza del periodo stesso.
Per favorire l’autoarchiviazione dei prodotti della ricerca, il CNR rende disponibile l’archivio istituzionale People, nel quale è possibile depositare i metadati e i file allegati e il portale CNR ExploRA, che rende visibile a qualunque utente la produzione scientifica dell’Ente.
In People deve essere depositata la versione del lavoro consentita dalle politiche dell’editore. Solitamente il deposito della versione finale pubblicata è permesso soltanto per gli articoli pubblicati in riviste Gold OA, sia a pagamento che gratuite.
Se l’articolo non è pubblicato in accesso aperto le versioni consentite sono il preprint e/o il postprint, ma è necessario verificare su Sherpa-Romeo se possono essere depositate entrambe o soltanto una delle due e se l’editore ha stabilito dei tempi di embargo.
La scadenza dell’embargo sarà gestita in modo automatico in una prossima release del sistema, che vedrà una riorganizzazione dei contenuti e delle funzioni.
Sono in corso di stesura le linee guida per il deposito in People in adempimento alle disposizioni contenute nella Policy istituzionale OA CNR, attualmente in corso di approvazione. Per utilizzare People, al momento, è possibile consultare il Manuale di gestione dei prodotti disponibile sul portale CNR, che fornisce le indicazioni bibliografiche utili alla compilazione dei campi. Inoltre, per favorire gli autori nelle procedure richieste dalla VQR 2015-2019, il Comitato Biblioteche CNR ha predisposto delle linee guida per il deposito in People e il conferimento dei prodotti.
Tutte le informazioni sui contratti 2021 sono consultabili alla voce di menu Contratti CNR.
Con il termine "contratti trasformativi" si fa riferimento a nuove formule contrattuali che intendono intervenire sugli schemi tradizionali della comunicazione scientifica, favorendo e velocizzando la completa transizione all’Open Access. Per approfondire vedere l'apposita sezione del sito.
I contratti Read&Publish attivi al momento sono quelli con gli editori CUP, RSC e Wiley. Nella sezione dedicata ai contratti Read&Publish è possibile prendere visione delle condizioni di utilizzo.
É in corso di finalizzazione il contratto Read&Publish con l'editore AIP, mentre sono ancora in negoziazione i contratti Read&Publish con gli editori ACS e Springer.
E’ possibile inoltre usufruire degli accordi che il CNR ha stipulato con gli editori IEEE, IOS ed Elsevier. Nella sezione dedicata agli Accordi CNR-Editori è possibile prendere visione delle condizioni di utilizzo.
Ogni autore affiliato al CNR può usufruire delle agevolazioni previste dai contratti trasformativi, purchè sia il corresponding author della pubblicazione.
Il CNR non stipula contratti trasformativi con gli editori che pubblicano SOLO riviste ad accesso aperto (Fully OA), ma sta cercando di attuare una politica di accordi con editori come MDPI o Frontiers, volta a supportare gli autori CNR nella spesa per le APCs.
Al momento è in corso una trattativa con Frontiers, mentre con MDPI saranno attivati contatti a breve.
Al momento non è attivo alcun accordo con l’editore MDPI ma sarà concordato a breve un incontro con l’editore, per capire se ci sono le condizioni per concludere un accordo CNR-MDPI che possa agevolare la pubblicazione degli autori CNR sulle riviste pubblicate dall’editore.
Il CNR ha stipulato un accordo con l’editore Frontiers (che è un editore che pubblica riviste esclusivamente OA- dette anche riviste Gold OA).
L’accordo include i 44 istituti del CNR che hanno manifestato il loro interesse.
Tutte le informazioni sono disponibili alla sezione del sito dedicata a Frontiers.
Lo Staff OA CNR, che si occupa dei contratti e monitora l'andamento delle pubblicazioni dell'ente, può soltanto rilevare il dato e renderlo noto.
La riflessione sul “fenomeno” e sulle politiche dell’editore, ritenute da alcuni autori molto aggressiva e discutibile, deve essere condotta all’interno della rete scientifica.
Il gruppo di lavoro si rende disponibile per organizzare eventi che possano favorire il confronto su queste tematiche. Accoglieremo volentieri eventuali richieste inoltrate all’indirizzo openaccess@cnr.it.
La voce di bilancio 13124 è dedicata alla documentazione delle “Spese per la pubblicazione ad accesso aperto (Open Access) di materiale bibliografico o articoli”.
Tutte le informazioni sul corretto utilizzo della voce 13124 sono disponibili qui.
In passato e purtroppo ancora adesso, per indicare la spesa di APC sono state utilizzate molteplici voci di spesa (13002 – Pubblicazioni, 13093 – Stampa e rilegatura di pubblicazioni,13037 – Pubblicità...)
Questa “promiscuità” rende molto difficoltosa la corretta identificazione dei costi OA e impedisce di avere contezza dei costi effettivi sostenuti dall’Ente.
Le informazioni sul corretto utilizzo della voce 13124 sono disponibili qui.
La voce di bilancio 13124 è già attiva e presente in Sigla a partire dal 2020. Gli uffici amministrativi degli istituti CNR non devono attivarla ma utilizzarla per indicare le spese di pubblicazione in accesso aperto.
Il Gold OA è un modello di pubblicazione che prevede la pubblicazione in una rivista o altra sede editoriale che pubblica SOLO ad accesso aperto, dietro il pagamento di una fee o gratuitamente (Gold OA no fee).
In questo caso le riviste non sono coperte da un tradizionale contratto di abbonamento con un editore e l’articolo è immediatamente fruibile dalla sede editoriale prescelta (rivista, monografia…).
Per informarsi sulle riviste Gold OA, sia a pagamento sia gratuite (Gol OA no fee) è possibile utilizzare la piattaforma DOAJ – The Directory of Open Access Journals.
La consultazione di DOAJ può aiutare a identificare le riviste Gold OA di qualità, evitando i cosiddetti editori predatori. Le riviste contenute in DOAJ sono riviste ad accesso aperto di comprovata qualità scientifica.
É la stessa comunità DOAJ a imporre determinati requisiti di qualità, per l'inclusione nella banca dati, e a verificare la conformità delle riviste che pubblica ai requisiti individuati.
Tuttavia, può essere utilizzato anche il tool Think, Check, Submit. Informazioni sul prodotto sono disponibili qui.
Il Gold OA no fee è una modalità di pubblicazione OA che non prevede alcuna forma di pagamento, nè per gli autori nè per i lettori.
Con questa terminologia si fa riferimento a pubblicazioni gratuite di editori commerciali così come a sistemi editoriali completamente open access in carico a istituzioni no profit (atenei, singole università, enti di ricerca, UE….).
E’ possibile recuperare informazioni sulle pubblicazioni di questo tipo in DOAJ – The Directory of Open Access Journal.
Per ulteriori approfondimenti consultare anche la sezione del sito dedicata al Gold OA.
Open Research Europe (ORE) è una piattaforma editoriale ad accesso aperto resa disponibile dalla Commissione Europea per la pubblicazione di risultati scientifici finanziati da H2020. Per maggiori informazioni visitare la sezione del sito dedicata a ORE.
No, al momento Open Research Europe finanzia e pubblica soltanto i contributi scientifici prodotti nell’ambito di progetti che beneficiano del finanziamento di H2020.
I costi per la pubblicazione sulla piattaforma ORE sono a carico della Commissione Europea, ma vengono finanziate soltanto le pubblicazioni prodotte all’interno di un progetto H2020.
Gli ambiti disciplinari coperti da Open Research Europe sono tutti quelli finanziati in H2020:
- Natural Sciences
- Engineering and Technology
- Medical and Health Sciences
- Agricultural and Veterinary Sciences
- Social Sciences
- Humanities and the Arts
Open Research Europe non ha un Impact Factor perchè la sua pubblicazione è molto recente per cui non può avere già un Impact Factor.
SciPost è una fondazione senza scopo di lucro che sviluppa, implementa e mantiene infrastrutture dedicate alla comunicazione e alla pubblicazione di risultati scientifici in forme innovative. La Fondazione gestisce il portale SciPost.org, a beneficio della comunità scientifica internazionale e di altre parti interessate.
Per ulteriori informazioni visitare la sezione del sito dedicata alla piattaforma.
SciPost consente la pubblicazione di articoli nelle seguenti aree scientifiche:
- Scienze esatte e naturali: Matematica, Fisica, Astronomia, Biologia, Chimica
- Scienze umane e sociali: Scienze politiche
Inoltre, è possibile pubblicare Extended Abstracts a carattere multidisciplinare nella rivista SciPost Selection.
SciPost pubblica le seguenti riviste, corrispondenti ai relativi ambiti disciplinari.
- SciPost Selections (extended abstracts a carattere multidisciplinare)
- SciPost Mathematics
- SciPost Mathematics Core
- SciPost Physics
- SciPost Physics Core
- SciPost Physics Lecture Notes
- SciPost Physics Proceedings
- SciPost Physics Codebases
- SciPost Astronomy
- SciPost Astronomy Core
- SciPost Biology
- SciPost Biology Core
- SciPost Chemistry
- SciPost Chemistry Core
- Migration Politics
Informazioni più dettagliate sono è disponibili qui.
Al momento, l’unica rivista pubblicata da SciPost che ha un Impact Factor è SciPost Physics.
Il valore di IF 2019 è 5.051.
SciPost è una fondazione che si sostenta con i contributi delle organizzazioni che fruiscono dei suoi servizi di pubblicazione. Non sono previste forme di pagamento per gli autori, nè per i lettori.
Tutte le informazioni sui contenuti del Grant Agreement H2020 sono disponibili qui.
Il grant agreement di H2020 richiede il deposito del postprint dell’articolo al momento dell’accettazione del lavoro o, al più tardi, al momento della pubblicazione. L’embargo applicato al postprint non può superare i 6 mesi per le scienze esatte e i 12 mesi per le scienze umane e sociali.
Sì, il regolamento H2020 autorizza il finanziamento di pubblicazioni in riviste Hybrid OA.
Le informazioni sui contenuti del Grant Agreement Horizon Europe sono disponibili qui.
Il grant agreement di Horizon Europe, attualmente ancora in versione draft, richiede il deposito del postprint. Contrariamente a quanto previsto in H2020, al postprint non può essere applicato alcun periodo di embargo. La versione depositata deve essere immediatamente open.
No, il finanziamento di pubblicazioni in riviste Hybrid OA non è previsto nel grant agreement di Horizon Europe.
L'autore può liberamente scegliere di pubblicare comunque in una rivista Hybrid OA, ma deve assicurarsi di mantenere i propri diritti per il deposito del postprint in un archivio ad accesso aperto, perchè Horizon Europe chiede la pubblicazione OA immediata, non sono previsti tempi di embargo.
H2020 consente un embargo di 6 mesi per le scienze naturali e mediche e di 12 mesi per le scienze umane e sociali.
In Horizon Europe l'embargo non è consentito, la pubblicazione OA deve essere immediata.
No, i Grant Agreements di H2020 e di Horizon Europe (versione draft) richiedono il deposito del postprint.
Il deposito del preprint è comunque sempre raccomandato, per favorire l’immediata condivisione dei risultati della ricerca.